Phubbing: La piaga digitale che sta corrodendo le nostre relazioni

Il phubbing, ovvero l’atto di ignorare qualcuno a favore del proprio smartphone, è un fenomeno in crescita che sta danneggiando le nostre relazioni. Causato dalla dipendenza da smartphone e dalla paura di perdersi qualcosa (FOMO), il phubbing si manifesta in diverse situazioni quotidiane, lasciando le persone ignorate e svalutate. Studi scientifici dimostrano che può danneggiare…

Ti è mai capitato di parlare con qualcuno che sembra più interessato al proprio smartphone che a te? Magari ti ha lanciato un’occhiata fugace mentre scorreva distrattamente il feed di Instagram, o forse ha risposto a un messaggio mentre cercavi di raccontargli della tua giornata. Se hai vissuto questa esperienza, allora hai incontrato il “phubbing”.

Cos’è il phubbing?

Il termine “phubbing” è una combinazione di “phone” (telefono) e “snubbing” (snobbare). Si riferisce all’atto di ignorare qualcuno a favore del proprio smartphone. È quel momento in cui la persona con cui stai parlando si perde nel mondo digitale, lasciandoti a sentirti invisibile e svalutato.

Le origini del phubbing

Il phubbing è un fenomeno relativamente recente, emerso con la diffusione degli smartphone. Man mano che questi dispositivi sono diventati onnipresenti, anche il phubbing ha iniziato a insinuarsi nelle nostre interazioni quotidiane. Le notifiche costanti, i social media e la paura di “perdersi qualcosa” (FOMO) ci spingono a controllare compulsivamente i nostri telefoni, spesso a scapito delle persone che ci circondano.

Il phubbing nella vita quotidiana

Il phubbing può manifestarsi in diverse situazioni: a cena con amici o familiari, durante una riunione di lavoro, o persino durante un appuntamento romantico. Può essere un gesto fugace o un comportamento costante, ma in ogni caso, le sue conseguenze possono essere significative.

Analisi: Il phubbing sotto la lente d’ingrandimento

Immagina questa scena: sei seduto a cena con il tuo partner, cercando di condividere un momento speciale. Ma lui o lei è completamente assorto nel telefono, rispondendo a messaggi e scorrendo le notizie. Ti senti ignorato, frustrato e forse anche un po’ ferito. Il tuo partner ti sta “phubbando”.

Oppure, considera questo scenario: sei in una riunione di lavoro importante, cercando di concentrarti sulla presentazione. Ma il tuo collega è costantemente distratto dal suo telefono, controllando le email e rispondendo ai messaggi. La sua mancanza di attenzione non solo è irrispettosa, ma ostacola anche la produttività dell’intero team.

Questi sono solo due esempi di come il phubbing possa manifestarsi nella vita reale. Ma le sue conseguenze vanno ben oltre la semplice frustrazione. Studi scientifici hanno dimostrato che il phubbing può danneggiare le relazioni, ridurre la soddisfazione coniugale, aumentare i livelli di stress e persino contribuire alla depressione.

Terapie da mettere in atto

Sebbene non esista una terapia specifica per il phubbing, diversi approcci terapeutici possono aiutare a superare questo comportamento e migliorare le relazioni interpersonali:

1. Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC): La TCC aiuta a identificare e modificare i pensieri e i comportamenti disfunzionali che contribuiscono al phubbing. Ad esempio, si può lavorare sulla gestione delle emozioni, sull’autocontrollo e sulla capacità di resistere all’impulso di controllare il telefono.

2. Terapia di Coppia o Familiare: Se il phubbing sta danneggiando le relazioni intime, la terapia di coppia o familiare può essere utile per migliorare la comunicazione, risolvere i conflitti e ricostruire la fiducia.

3. Mindfulness e Meditazione: Queste pratiche possono aumentare la consapevolezza del momento presente e ridurre l’impulso di controllare il telefono. Imparare a concentrarsi sul qui e ora può aiutare a essere più presenti nelle interazioni sociali.

4. Digital Detox: Una disintossicazione digitale, anche temporanea, può aiutare a rompere il ciclo di dipendenza dallo smartphone e a riscoprire il piacere delle attività offline.

5. App e Strumenti di Monitoraggio: Esistono app che monitorano l’utilizzo del telefono e aiutano a stabilire limiti di tempo, incoraggiando un uso più consapevole.

6. Impostare Regole e Limiti Chiari: Stabilire regole chiare sull’uso del telefono in determinate situazioni (ad esempio, durante i pasti o le conversazioni) può aiutare a prevenire il phubbing e a creare un ambiente più favorevole alle interazioni sociali.

7. Consulenza Individuale: Un consulente o terapista può aiutare a identificare le cause sottostanti del phubbing, come ansia, stress o problemi di autostima, e sviluppare strategie personalizzate per affrontarle.

È importante ricordare che la terapia più efficace dipende dalle esigenze e dalle circostanze individuali. Un professionista della salute mentale può aiutare a valutare la situazione e raccomandare il miglior percorso di trattamento.

Conclusioni: Spezzare la catena del phubbing

Il phubbing è un problema reale che sta erodendo la qualità delle nostre interazioni umane. Ma non dobbiamo arrenderci a questa piaga digitale. Possiamo combatterla diventando più consapevoli del nostro utilizzo dello smartphone e impegnandoci a essere presenti nelle nostre relazioni.

La prossima volta che ti ritrovi a cena con un amico o un familiare, metti via il telefono e guardalo negli occhi. Ascolta attentamente quello che ha da dire e rispondi con interesse. Invece di controllare compulsivamente i social media, concentrati sulla conversazione e goditi la compagnia delle persone che ami.

Ricorda, le relazioni umane sono preziose e meritano la nostra piena attenzione. Non permettiamo al phubbing di rubarci questi momenti di connessione autentica.

Fonti:

  • Chotpitayasunondh, V., & Douglas, K. M. (2018). The effects of “phubbing” on social interaction. Journal of Applied Social Psychology, 48(6), 304-316.
  • Roberts, J. A., & David, M. E. (2016). My life has become a major distraction from my cell phone: Partner phubbing and relationship satisfaction among romantic partners. Computers in Human Behavior, 54, 134-141.
  • Vanden Abeele, M., Antheunis, M. L., & Schouten, A. P. (2016). The impact of mobile phone use on relationship quality: A literature review. Computers in Human Behavior, 63, 388-402.